Milano dopo la quarantena

Milano è una città ricca di attrazioni, alcune molto conosciute non solo in Italia ma in tutto il mondo. Chi non conosce il Duomo, il Castello Sforzesco, il teatro La Scala, la Pinacoteca di Brera, i Navigli oppure la Basilica di Sant’Ambrogio. Tuttavia ci sono anche alcune bellezze straordinarie che sono meno note ma non per questo meno importanti. Partiamo, allora, alla scoperta di una Milano insolita, da visitare in ogni stagione.

La vigna di Leonardo nella Casa degli Atellani
La vigna di Leonardo è un appezzamento di terra coltivata a vigneto che fu donato da Ludovico il Moro al pittore nel 1498. Leonardo fu sempre molto affezionato a questo luogo che si trovava alla fine del podere degli Atellani al centro del quale c’era la bellissima Villa rinascimentale che, nei secoli successivi, fu poi interamente ristrutturata dall’archittetto Pietro Portaluppi. Durante la II Guerra Mondiale, però, la vigna fu bombardata, ricoperta di macerie e dimenticata da tutti. Fu poi nei decenni successivi oggetto di un grande lavoro di recupero e dal 2015 la vigna e la Villa sono visitabili grazie alla volontà della famiglia che ancora abita nella Casa degli Atellani. Il biglietto per la visita guidata costa 10 euro, dura circa 25 minuti e sono ammessi gruppi di 25 persone al massimo. È consigliabile acquistare il ticket tramite il call center (il numero di riferimento è 892234) oppure sul sito Vivaticket.

Il Binario 21 alla Stazione Centrale

Il Binario 21 è il nome del Memoriale della Shoah che la città di Milano ha voluto dedicare ai cittadini di religione ebraica morti nei campi di concentramento. È un’area della stazione centrale che si trova al di sotto dei binari passeggeri e che serviva come area di carico e scarico merci. Dal 1943 al 1945 fu utilizzata come zona di raduno degli ebrei che venivano caricati sui vagoni merci per essere portati nei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e Bergen Belsen oppure in quelli italiani di raccolta come Bolzano oppure Fossoli. Il museo ha una superficie di circa 7mila metri quadrati ed è suddiviso in tante sezioni diverse dedicate alle testimonianze e ai reperti storici. Molto toccante il Muro dei Nomi che raccoglie i nominativi di tutti quelli che partirono da questo binario e non tornarono mai più. Il memoriale è aperto dal lunedì al giovedì e anche la domenica.

La cripta del Santo Sepolcro
In città ci sono moltissime vestigia di epoca romana e di quella successiva medievale, quando Milano si chiamava Mediolanum ed era un fiorente centro religioso. Sotto l’attuale Biblioteca Ambrosiana c’era il Foro romano sul quale nel 1030 fu realizzata una chiesa dedicata alla Santissima Trinità. La particolarità di questa chiesa era quella di avere una parte sotterranea al centro della quale c’era una copia del Santo Sepolcro di Gesù. Nel corso degli anni questa chiesetta sotterranea fu abbandonata ma nell’ultimo decennio è iniziata un’opera di restauro che ha reso possibile dal 2016 la visita di questo luogo così suggestivo. Anche Leonardo la conosceva e ne era estremamente affascinato tanto da disegnarne la pianta e considerarla il vero centro della città dal punto di vista geografico. La cripta è visitabile tutti i giorni e il biglietto costa 10 euro.

Ikeda, centro culturale per la pace
Questo luogo è una sede di culto della religione buddista, il più grande della città di Milano ed uno dei più grandi d’Europa. Ikeda è dedicato al concetto di pace, inclusione e soprattutto disarmo nucleare. La sua realizzazione nasce dalla completa ristrutturazione di una vecchia cascina dei Visconti su progetto dello Studio Peia. Il progetto si è sviluppato ispirandosi ai principali simboli del buddismo. L’edificio si trova al centro di uno specchio d’acqua, all’esterno è rivestito di materiale dorato mentre all’interno tutte le pareti sono ricoperte di legno. L’Ikeda è un luogo molto suggestivo dal punto di vista emotivo, per i principi che lo ispirano, ma è anche un capolavoro da non perdere dal punto di vista architettonico. È aperto alle visite di chiunque e tutti sono invitati alla preghiera, tutti i giorni della settimana dalle ore 8 del mattino alle 21.30 della sera. Non è previsto alcun biglietto di ingresso per la visita.

Il Labirinto di Pomodoro
L’ultima attrazione consigliata è il cosiddetto Labirinto di Pomodoro. Si tratta di un vero e proprio labirinto che l’artista Arnaldo Pomodoro realizzò nel 2011 nei sotterranei della sua Fondazione. Attualmente nell’edificio si trovano gli uffici dell’headquarter della casa di moda Fendi e per questo il labirinto viene aperto al pubblico sono in occasione di eventi speciali, non più di qualche giorno all’anno. All’interno del labirinto ovviamente ci sono moltissime opere dello scultore e c’è una grande targa in bronzo all’ingresso del percorso che invita tutti quelli che si accingono ad entrare ad abbandonare i dubbi e le domande perché il labirinto porterà tutti a trovare l’equilibrio dentro se stessi e a porsi domande le cui risposte sosterranno l’architettura della propria vita. Per conoscere le date di apertura eccezionale si può consultare il sito della Fondazione Pomodoro che avvisa tempestivamente su visite guidate straordinarie e modalità di prenotazione.

A questo punto, anche per questo mese, possiamo dire che occasioni di svago e cultura a Milano e dintorni non mancano !!! Inserisci una tappa da noi nel tuo programma di visite, ti aspettiamo per farti passare una notte serena e per prepararti una ricca colazione ed energetica in grado di aiutarti nelle fatiche del giorno a venire…

A presto

Samanta e Amerigo

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